Moda Primavera Estate 2023: la sfilata Raf Simons a Londra

2023-03-01 11:40:46 By : Ms. candy chu

Estetica genderless, atmosfera da rave e un tributo alla moda Anni 80

La notizia del debutto di Raf Simons alla London Fashion Week aveva generato non poca attesa e curiosità ma, quando il British Fashion Council annunciò lo scorso mese di aver apportato modifiche sul calendario (in rispetto al lutto nazionale, a seguito della morte della Regina Elisabetta), il designer belga preferì posticipare il fashion show (come hanno fatto anche Roksanda e Alexander McQueen). L’attesa si è quindi perpetuata ancora, per consumarsi infine questo giovedì 13 ottobre nel celebre club londinese Printworks, location scelta per la sfilata della collezione Raf Simons Primavera Estate 2023.

Atmosfera da rave, un ambiente cavernicolo e un migliaio di ospiti tutti in piedi e con gli smartphone puntati in alto (c'era anche Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino): il fashion show si è tenuto su una passerella sopraelevata, come fosse il palcoscenico di un concerto di musica metallica. L’influsso punk della moda Anni 80, a tratti anche gotico, che ha sempre accompagnato le collezioni Raf Simons si è manifestato a cominciare proprio dal mood dell’evento, pervaso dal grunge tipico dei club kids rappresentanti la cultura suburbana anglosassone (e non solo). Ma la sorpresa di questa sfilata a Londra è stata un’altra, e cioè scoprire che – per quanto l’hardcore sia (e sarà sempre) parte dell’heritage di Raf Simons – oggi il designer mostra un’inclinazione a un pragmatismo e una concretezza che forse ancora non aveva palesato mai.

A post shared by Evening Standard Insider (@esinsider)

Che sia l’influenza di Miuccia Prada? Da quando Raf Simons è co-direttore creativo della maison Prada, ha certamente respirato a pieno l’essenza minimalista che contraddistingue l’estetica Prada. Niente di più probabile che queste contaminazioni lo stiano guidando verso un nuovo capitolo di maturità artistica. Se così fosse, nulla ci vieterebbe di immaginare un’ulteriore implicazione (positiva): chi ha conosciuto (meglio o partendo da zero) Raf Simons attraverso il suo lavoro in Prada, potrebbe adesso sentirsi attratto anche dalla visione creativa che caratterizza il suo omonimo marchio. Un’esemplificazione convincente di come due insiemi vadano ad intersecarsi generando nel mezzo una fetta di clientela che le due maison potrebbero (forse) condividere. Questo, ovviamente, spiegherebbe anche la possibile influenza di Prada sulla collezione Raf Simons moda Primavera Estate 2023.

A post shared by Fabbrica Milano Management (@fabbrica.milano)

A post shared by PLATFORM AGENCY (@platformagencyamsterdam)

A post shared by PLATFORM AGENCY (@platformagencyamsterdam)

E allora conosciamola meglio, questa collezione che ha allargato gli orizzonti della clientela: per la moda Primavera Estate 2023, Raf Simons propone un’estetica genderless, fatta di mini jumpsuit indossate sia da maschi sia da femmine (e chi sì, ricordano proprio quelle della collezione Prada moda uomo Primavera Estate 2021). Aderenti, quasi attillate, strutturate con shorts uniti a una camicia completamente abbottonata. La chiave di lettura della collezione resta less is more, ma senza rinunciare a proporzioni massimizzate, blazer sartoriali doppiopetto, completi texturizzati e capispalla dalle silhouette importanti (come le maxi biker jacket borchiate). Ci sono leggings in nuances fluo e pastello, abiti di cotone e tank top, questi ultimi rappresentativi – insieme anche alle T-shirt dalla trama a rete – delle subculture urban.

A post shared by THE.Ølz (@theolz.scouting)

Importante anche la collaborazione con un artista belga: per la sua collezione moda Primavera Estate 2023, Raf Simons ha deciso di unire le forze con il pittore Philippe Vandenberg per inserire elementi di graffitismo su alcuni capi che, quando saranno lanciati sul mercato, saranno co-branded. È una reference al (suo) passato da non tralasciare, questa al mondo del graffitismo: un’ulteriore conferma del fatto che rassicura chi si chiede se Raf Simons è ancora Raf Simons. Sì, l’ethos è quello e non si tocca. Ma la timeline di un creativo è pur sempre composta da fasi, e questa ne è senz’altro una nuova e figlia del suo tempo. Arrendiamoci al potere del cambiamento.

A post shared by Chapter Management (@chaptermgmt)

A post shared by Pam Cleardesign | MODA (@pam.cleardesign)